giovedì 17 luglio 2014

Every day is a Gwending road (2)

Avevamo lasciato la nostra eroina quasi addormentata con il buon Riki-la-scimmia. E così la ritroviamo, senza sognare di farvi credere che tra un post e l'altro non si sia mossa per niente.


Dopo il pisolino è stata l'ora della pappa, che però, per provare la sua discendenza da Border-Collie-100% da generazioni non ha voluto mangiare dalla sua ciotolina. Pescarla dal misurino a quanto pare è un'operazione più avvincente, soprattutto quando il misurino si rovescia o rimane incastrato sulla zucca.




Dopo lunghe scampagnate in giardino è l'ora di una pausetta. Come location viene scelta la terrazza, ma prima di lasciarla in balia della nostra peste, qualcuno decide di scopettare via velocemente dei fiori secchi. Non sia mai! La piccola Gwendulz, anche in questo caso, non rimarrà con le zampe nelle zampe, indicando dove lei vuole che sia pulito e dove no. Insomma, lei comanda, voi eseguite.


Dopo esserci concessi (noi) una pausa con lei tra i piedi torniamo allegramente in giardino dove la marmocchietta decide di mettersi comoda e riposarsi un altro po' all'ombra.


Lasciata con la Gwendulzitter in giardino, faccio un salto al negozio per animali qui vicino. L'idea è di prendere una pettorina provvisoria, per quando dobbiamo - come oggi - abbandonare per un attimo il giardino. Oggi facciamo la nostra prima visita a quella che sarà la Gwendulz-vet: la nostra Ale.
La pettorina è bellissima, dona a colei che la porta una certa classe, risaltando con il pelo nero (di furia cagnolina del west). I brillantini cuoriciosi riflettono la luce del sole e quella degli occhi di chi la circonda. Inutile dire che nel sacchetto sono finiti anche una pallina (con la quale la signorina ha un rapporto di odio-amore: ossia, mi piace un sacco, ma le abbaio alla stragrande) e un ossicino con la cordicella (BEP BEP... UUuuuUUuUU che bel!).


Dopo la prova pettorina, andata a buon fine - ricordiamo, giusto per fare due risate, che ho dovuto comprarla per Yorkshire/Maltese - tanti vizi con la Gwendulzitter.



La giornata è così trascorsa (per ancora moooooolte ore) tra ricerche, perlustrazioni, giochi, tira-e-molla, vizi, abbaiate, scodinzolii,... Arrivando quindi al momento clou. Quello dell'esibizione canora, anche se ovviamente, la cucciola, non era assolutamente stanca (figurarsi, cfr. sotto). Ha infatti dichiarato di essersi lasciata mettere a dormire solo per noi e di aver finito col leggere ancora due-tre capitoli di Harry Potter 3 prima di cedere definitivamente.







E le esibizioni? La nostra pulcettina comincia a fare il callo sui brutti ceffi che le girano intorno e quindi la notte ha comunque fatto un po' di gorgheggi, ma ad intervalli di tempo più diluiti, permettendoci di dormire un po' di più e dormendo un po' di più lei stessa, così da essere pieni di vita per oggi!



BUONGIORNO A TUTTI






mercoledì 16 luglio 2014

Every day is Gwensday

L'abbiamo aspettata, contoallarovesciata, immaginata, sognata.
Soprattutto: l'abbiamo desiderata e l'abbiamo scelta. Una scelta che richiedeva tempo e coraggio, ma che andava fatta.

Si chiama Blacksheep Gwendolyn, per tutti solo Gwen e per pochi intimi Gwendulz. Vogliamo ammettere fin da subito che ci piacciono i nomi di questo tipo non tanto per le origini scozzesi, ma più che altro per una questione di sadismo. Ci piace mettere in difficoltà il vicinato. Soprattutto le vecchiette.

Dicevo... è arrivata.
E se è arrivata è anche ora di cominciare a raccontarvi di lei e della sua prima giornata intera a casa.
Ore 7:45, dopo notte passata a far conoscere al mondo le sue eccelse doti canore ed infischiandosene bellamente delle leggi dei 60 dB vigenti nella ridente cittadina bellinzonese, la principessina si sveglia e fa capire a modo suo di voler tornare nel suo habitat naturale - il giardino. Fresca come una rosa si appresta ad iniziare la giornata e, come ci fanno giustamente notare, i gorgheggi notturni sono più che giustificati: "io suono, lei canta.".


Dopo aver dato il buongiorno alla zietta e aver salutato i primi vicini, la nostra piccola mascotte, decide di riscattarsi per la notte in bianco, aiutando nelle faccende domestiche e improvvisandosi così aiutogiardiniera.



Ignara del pericolo che incombe inesorabile su di lei (ma che presto riceverà una doccia degna del suo nome),



la nostra pulcettina si riposa all'ombra di un alberello-stile-Natale accanto al viale principale.



Dopo una breve ma rigenerante sosta eccola sfidare, sprezzante del pericolo, i terreni più impervi a caccia delle sue nuove "amiche": le tartarughe.



Non soddisfatta della propria attrezzatura, la borderina decide di attrezzarsi come meglio può, sottraendo con astuzia gli scarponi della zietta.



e preparando una cordata.




Eccola quindi, sulla vetta del giardino, osservare tutto quello che un giorno (praticamente oggi) sarà suo.



e infine godersi un pisolaccio di metà giornata in dolce compagnia.





ehm... 

TO BE CONTINUED