giovedì 29 novembre 2012

La terza freccia cercala

La mattina del 29 novembre 1864, il terzo reggimento dei volontari del Colorado varca le soglie dell'accampamento Cheyenne e Arapaho sulle sponde del fiume Sand Creek. Quello che successe prima e dopo pensiamo di saperlo, ma aprendo qualche libro potrebbe non rivelarsi del tutto esatto. La terza freccia, aiutatemi a cercarla.

A ignoranza dichiarata, però, un paio di cose da dire le ho anche stasera. Uno; inutili sotto qualsiasi risvolto, gli spari e le grida, inutili i morti e i feriti. Inutile il silenzio al gusto del ferro, dove finisce quell'azzurro da togliere il fiato e si guarda lontano. Inutile ieri come oggi. E, datemi retta, anche domani lo sarà. Due; Fiume Sand Creek (1981), Fabrizio De André (1940-1999). Penna pesante su musica leggera. Certe storie sembrano fiabe. Quegli occhi turchini e quei vent'anni (che poi venti non erano), a sfidare il cielo di prima, mi hanno sempre fatto paura. Quegli occhi scuri e quei cinquantadue anni (e un giorno) in più mi hanno sempre fatto strada.


Tre; (sopravvissuti)

Quattro; ripetimi ancora che è solo un sogno.



lunedì 19 novembre 2012

Prezzo intero

Noi non siamo in saldo, né oggi, né mai.  C'è un solo muso lungo che migliora le giornate. Ciao Pi, il lunedì è il giorno peggiore della settimana, ma venerdì torno, vedrai; non stancarti di aspettarmi così come fai.


« It's a long long night,
it's a long long time,
it's a long long road. »

(Modena City Ramblers)

domenica 11 novembre 2012

CLICK, CLICK, CLICK!

Il  vecchio post "Click click click" ha subito le ire della tecnologia. Per cui, a concorso terminato, vi ripropongo le due foto finaliste. La mia (la prima) e quella di Giada Total (la seguente), intitolata The same attitude in a different reality. Si trattava di un concorso indetto da SpazioReale: scattare una fotografia raffigurante un cartellone pubblicitario della mostra Il resto della vita incontrato per caso sul nostro cammino. Quando l'ho incontrato io, pioveva. Ringrazio tutti coloro che hanno votato la mia foto; questa si che è stata una gran bella mossa pubblicitaria! Siete stati favolosi. Grazie Enrico (mitico), grazie Nica, grazie Fra'. Il tempo e i km non li conosciamo neppure.
Spero che almeno un quarto dei "mi piace" si trasformi davvero in sguardi curiosi, verso le nuove iniziative di questo già diventato un po' "nostro" neonato spazio... reale.




sabato 10 novembre 2012

Roberto



« Eccomi qui! Guardami bene.. Guardami, lago! Sto come stai tu. Sono come sei tu: ho una profondità che non si vede, onde sulla faccia e pesci scuri nella testa. Ho striature negli occhi, che segnano temporale.
Sto come stai tu! Faccio come fai tu!









Trasformo le ore in qualcos'altro, agito chi mi percorre, spruzzo chi si avvicina.. e trattengo per sempre chi sprofonda dentro di me. Non ho perso niente di quello che mi hai dato. Non ho dimenticato nulla di quello che mi hai detto. »

(Davide Van De Sfroos, 1965*)




Che piova, qui, euli.


Non ho paura; euli,
perché ho una coperta,
per asciugare i giorni,
e riscaldare il cuore.

Copre l'amore,
non lo nasconde.
Sui diamanti, euli,
potrai portarli con te e


su questo specchio
(d'acqua), dolce, euli,
diventerà più bello
diluire il mare.

Riflette sguardi,
due gocce (d'acqua),
mai uguali, mai diverse.
Adesso può, euli.

(Ian Vogan, 1943*)