domenica 8 maggio 2016

The 12th Room, Como, 05.05.2016

Oggi, il mio cane, appena ho iniziato a "suonarti", si è messo a borbottare uggiolii sommessi: non credo intendesse suggerire che suoni da cani. In loop, per ora e per ore, solo la dodicesima stanza, a cercare o trovare gli otto elementi e le dodici stanze in dodici. E se noi ti suoniamo alla DJ, tu ce le hai suonate di santa ragione, l'altra sera. Badando bene a non farci mai male e mandandoci a casa con una sensazione strana, contrastante e difficile da spiegare, nel cuore (nell'atrio o chissà?). E questa sensazione è un qualcosa che mi fa stare in pace, dà forza, rinnova la curiosità nello sguardo e la voglia di fare. E quindi, a pensarci bene, anche nel bocchino del mio sax sta una "camera". E l'energia da buona lacrima che ci hai regalato, d'ora in poi, me la porterò appresso, ogni volta che suonerò (magari New York o Angels I, se capisco come fare ad ordinarle).
Credo proprio che ci vedremo a novembre. Ci vediamo dove sta di casa la mia practice room, nella meravigliosa città della musica e della distanza. Ma che le distanze, da giovedì, si sono trasformate in due - sole - stanze. E che a guardare bene, o a sentire meglio, c'è solo una porta, lì in mezzo, e la sua chiave, che è un sorriso, ce l'abbiamo già in tasca. Ci vediamo a Lucerna, Ezio. Grazie, di cuore.