domenica 5 maggio 2013

È a sapere

"È incredibile come si senta già chi è il suo maestro." Così, mi dicono, sentenzia la bacchetta più famosa del Ticino. E al mio "quale dei due?" sentirsi rispondere un terzo nome, totalmente inaspettato. Un nome che trasforma quel "già" in un "ancora". E un "ancora" che vuole più che mai trasformarsi in "àncora".
Non so se in bene o in male, per lui, per voi. So che a me riempie il cuore sapere che nel mio sax abbiate trovato un po' del suo. So per certo che non dimenticherò quello che mi ha dato, umanamente, musicalmente. So per certo che non sarebbe andata così, non l'avessi incrociato su questa strada. E so esattamente che non vedo l'ora di poter lavorare, di nuovo, insieme a lui.

Che abbiate ritrovato un po' di lui,
non solo sul mio collarino.
Questa, questa qui, è la mia vittoria.


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