domenica 2 dicembre 2012

2. dicembre

L'anno scorso ho aperto le danze con una foto, di cui mi compiaccio tutt'ora, con lo stesso soggetto di quella di oggi: quel figo di un fotomodello che è il mio amico a quattro zampe. La citazione era di Baricco e il succo era che amare è qualcosa che ha a che vedere con l'aspettare. E ci risiamo. Di acqua sotto i ponti ne è passata, non poca, e forse è vero: amare ha effettivamente qualcosa a che vedere con l'aspettare. Ma non solo. Forse ha qualcosa a che vedere anche col giocare a palla. Aggiungo, e non è un salto di palo in frasca, che oggi mi ha fatto piacere tornare al consueto concerto della prima domenica di dicembre: se suonare ha qualcosa a che vedere con amare, allora ha anche qualcosa a che vedere col giocare a palla. E con un certo allenatore e un certo team, una parola è troppa e due sono poche. Ultima cosa: probabilmente ci rivedremo su questi schermi solo il weekend prossimo. Cogliete la palla al balzo.


« Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso c'è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri. »

(Plutarco, 46/48 d.C. - 125/127 d.C)

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